NEWS E RASSEGNA STAMPA

Testo critico a cura di Marco Guzzi

Credo che il senso di questa ampia retrospettiva dell’opera di Roberto Dolzanelli stia tutto nel suo titolo “Al tempo della luce che verrà”.Si parla infatti di un tempo, di una fase cioè della vita sia personale che collettiva, in cui si aspetta una luce che deve...

“Al tempo della luce che verrà” testo di Roberto Dolzanelli

Al tempo della luce che verrà. Per una nuova comunità di artisti. Quale futuro per l’arte? Questa mia riflessione parte dalla frase che feci scrivere a mio figlio di sette anni sul muro di una galleria di Milano nel 1995: “Vi è una sola verità: il Cristo. L’arte dovrà...

“Dentro l’invisibile” testo di Alberto Mattia Martini

Comprendere o avere una così detta chiara ed oggettiva visione del mondo, penso sia uno degli aspetti più complessi, se non impossibili, a cui l’uomo possa ambire o semplicemente tendere. A maggior ragione se la sensazione dominante del tempo nel quale egli è...

“L’inquieto femminino” testo di Alberto Zanchetta

Roberto Dolzanelli offre ai nostri sguardi una metafora esistenziale ove si danno appuntamento le ambiguità della vita, della natura, dell’uomo. Benché sovraccariche di fascino e di significati latenti, le immagini ci appaiano assolutamente sublimi[nate], sembrano...

Testo critico a cura di Anna Daneri

Roberto Dolzanelli recupera la preistoria dell'immagine in movimento costruendo una sorta di lanterna magica che vive di luce riflessa e genera immagini liquide come il latte, mutevoli e impalpabili come i sogni. Una videoinstallazione in cui lo schermo ha la forma di...

Testo critico a cura di Cesare Lievi

A PROPOSITO DI UN’IMMAGINE DI ROBERTO DOLZANELLI Una bimba con un vestito rosso. Nella mano sinistra, alzata all’altezza del gomito, appena al di sopra del ventre, un calice. Nell’altra, un aereo-giocattolo osservato di sbieco: sguardo che non dice nulla. Intensità e...

“Il viandante dell’anima” testo di Tommaso De Angelis

“Se non tornerete come bambini, non entrerete nel Regno dei Cieli” (Matteo 18, 1-5.10) Conosco Roberto da quando, negli anni ‘80 del secolo scorso, eravamo studenti all’Accademia di Brera. Anni mitici, che abbiamo vissuto nell’amore per l’arte e per la Scienza dello...

“La perdurante attesa del miracolo” testo di Alessandra Giappi

Sempre chiediamo all’arte di rappresentare il nostro sentire, di rapirci, di svelarci qualcosa di arcano. Davanti alle opere di Roberto Dolzanelli, tanto cariche di storia, ci accade di sentirci trasportare in un non-tempo. Quei dinosauri dal volto umano e dalle zampe...

Testo critico a cura di Maurizio Cucchi

Ciò che è perduto insiste su spessori sottilissimi, su carte graffiate, su tinte di terra o muro dove la luce è livida, o dove l’orizzonte suggerisce il gelo, magari dentellato, di <<una qualunque mattina>>.Ciò che è perduto - o è così nella mente - si...

Testo critico a cura di Antonio Sabatucci

Il tunnel è un lungo corridoio bianco alla fine del quale c'è il buio. Una sorta di incubo, il sogno inquieto che racconta una fuga bloccata, una corsa interrotta da una parola (Libertà, Cristo, Anticristo, Verità) che cala come una saracinesca a negare...

Saluto del Direttore

Saluto del Direttore

Il saluto del direttore all’apertura dell’Anno Accademico 2019

Testo critico a cura di Marco Guzzi

Credo che il senso di questa ampia retrospettiva dell’opera di Roberto Dolzanelli stia tutto nel suo titolo “Al tempo della luce che verrà”.Si parla infatti di un tempo, di una fase cioè della vita sia personale che collettiva, in cui si aspetta una luce che deve...

Testo critico a cura di Anna Daneri

Roberto Dolzanelli recupera la preistoria dell'immagine in movimento costruendo una sorta di lanterna magica che vive di luce riflessa e genera immagini liquide come il latte, mutevoli e impalpabili come i sogni. Una videoinstallazione in cui lo schermo ha la forma di...

Testo critico a cura di Cesare Lievi

A PROPOSITO DI UN’IMMAGINE DI ROBERTO DOLZANELLI Una bimba con un vestito rosso. Nella mano sinistra, alzata all’altezza del gomito, appena al di sopra del ventre, un calice. Nell’altra, un aereo-giocattolo osservato di sbieco: sguardo che non dice nulla. Intensità e...

Testo critico a cura di Maurizio Cucchi

Ciò che è perduto insiste su spessori sottilissimi, su carte graffiate, su tinte di terra o muro dove la luce è livida, o dove l’orizzonte suggerisce il gelo, magari dentellato, di <<una qualunque mattina>>.Ciò che è perduto - o è così nella mente - si...