“Se non tornerete come bambini, non entrerete nel Regno dei Cieli” (Matteo 18, 1-5.10)

Conosco Roberto da quando, negli anni ‘80 del secolo scorso, eravamo studenti all’Accademia di Brera. Anni mitici, che abbiamo vissuto nell’amore per l’arte e per la Scienza dello Spirito di Rudolf Steiner.
Insieme nei primi anni ‘80 conoscemmo Beppe Assenza, un artista che aveva la forza formatrice di un Kandinsky, del quale frequentammo per un certo periodo l’ Atelier a Dornach (Basilea).
Assenza ci insegnò la libertà nell’arte, facendoci scoprire il colore come essere spirituale e il suo movimento che conduce alla forma.
Il sentimento religioso e mistico di Roberto nacque e crebbe nell’infanzia, quando era a contatto con una vivida e genuina cultura contadina e con un fervore popolare oggi introvabili.
L’approdo alla Scienza dello Spirito, la scoperta del colore come essere spirituale, il recupero di una religiosità e purezza originaria vissuta da bambino, ma anche la perdita dell’innocenza e la nostalgia struggente per un mondo spirituale, la patria celeste perduta con il conseguente sentimento di estraneità alla vita materiale: tutti questi motivi lo hanno spinto a diventare un viandante dell’anima, alla scoperta delle radici del male.
Il linguaggio artistico di Roberto è classico, cristallino ed equilibrato; il contenuto è l’espressione del distillato drammatico di un vissuto interiore: le immagini femminili rappresentano la guerra che si combatte nell’anima dell’Uomo, conteso tra la parte innocente e pura dell’infanzia e le forze delle brame voluttuose e scatenate. Scenari evocanti guerre apocalittiche dove campeggia la Grande Prostituta si contrappongono a una fedeltà strenua allo Spirito del Cristo, l’Essere dell’Amore che ha sacrificato sé stesso per l’umanità intera.
É il senso del sacrificio a rendere sacre le cose e gli esseri umani.
L’impulso artistico più profondo di Roberto Dolzanelli si concentra nell’intento di introdurre lo spirito cristico nella contemporaneità che parrebbe averlo rifiutato.

Tommaso De Angelis